In principio fu l'immenso ed istrionico David Bowie a calarsi nella conturbante androginia che contraddistingue il SUO Ziggy Stardust, cosmonauta approdato sul nostro Pianeta col mirabile intento di sublimare il Rock fino a renderlo imprescindibile.
5 lustri più tardi il masterpiece del Duca Bianco trasmuta in mefistofelica cornucopia nell'opera mediana del trittico che, da solo, riassume esaustivamente il Manson-pensiero.
Alienazione è la parolina magica, il fil rouge che tiene insieme tutti e 14 i brani di "Mechanical Animals", nodo gordiano venutosi a creare col sofferente "Holy Wood" e troncato con dolore in "Antichrist Superstar".