giovedì 9 giugno 2016

Within Temptation - "The Silent Force" - 2004

A metà degli anni '90 il Vecchio Continente, con lo sguardo timoroso volto all'incombente nuovo millennio, fu colpito da una violenta epidemia; il ceppo virale, non del tutto sconosciuto e mai completamente debellato è quello del Gothic Metal.
La mutazione del Virus lo ha reso più resistente e subdolo, nonché assai più gradevole ai sensi.
Chi infatti si era immunizzato a Paradise Lost, Anathema e mesta compagnia, si è ritrovato sprovvisto degli anticorpi necessari a difendersi dal Gothic con voce femminile...
Focolai sparsi in tutta Europa ed un contagio privo di cura.


Dai finlandesi Nightwish ai vicini Tristania dalla Norvegia, il morbo dilaga, per tacere poi dei nostrani Lacuna Coil e degli olandesi After Forever.

Già, l'Olanda; c'è fermento nell'attiva scena locale e una band emergente, dal malcelato retaggio Doom, compare nei radar del pubblico metallico.

2004: con due lustri di vita e altrettanti album alle spalle i Within Temptation, capitanati dall'avvenente "Ice Queen" Sharon den Adel, bandiscono ogni indugio e si affacciano prepotenti sul mercato con "The Silent Force". La band si presenta con un look rinnovato, curato e più professionale, conscia del fatto che "se deve succedere è QUI e ORA."
I brani sono stati snelliti, tanto che nessuno tocca la soglia dei 5 minuti e, mantenendo il consueto retrogusto celtico ("Pale" e "Somewhere" su tutti), si insinuano nelle nostre menti senza apparente sforzo.

L'orchestra costituisce qualcosa in più di un mero tappeto su cui la voce di Sharon, distintiva seppur piuttosto pop, si stende agevolmente, ricamando trame preziose e convincenti.
Ne sono un fulgido esempio "See Who I Am", "Stan My Ground", "Memories" e "Aquarius", accomunate da un'ispirazione notevole, da arrangiamenti avvolgenti e da una volontà commerciale non invadente.

Insomma, ci siamo capiti: un occhio agli headbangers e uno al mercato discografico...
I testi hanno un'impronta smaccatamente femminile: sono sentimentali, fragili, sensibili e, è mio dovere sottolinearlo, un po' scontati.
La loro funzione è perlopiù evocativa ed atmosferica. Non cercate grandi verità qui, perché siete fuori strada...

Nel suo insieme un album più che discreto che farà la gioia di una schiera eterogenea di ascoltatori. Metal e non.